Perché la Borsa aumenterà per i prossimi due anni
(articolo del 14 Dicembre 2002)


Secondo le "regole statistiche" tratte dal libro "La teoria dei frattali e la previsione dei cicli di borsa" (Ediz. Borsari, Ottobre 2001, www.borsari.it ), dobbiamo aspettarci un aumento generale della Borsa italiana per i prossimi due anni circa.

Ovviamente stiamo parlando di un trend di medio-lungo termine, in cui vi saranno comunque giorni e settimane di segno negativo. Tuttavia la tendenza generale a medio periodo (cioè considerata nell'arco di alcune settimane) risulterà quasi sempre positiva.

Vediamo perché è possibile effettuare questa previsione.
Anzitutto osserviamo il grafico giornaliero dell'indice Mibtel tra la fine del 1999 ed oggi (l'ultimo dato riportato è quello relativo alla chiusura di ieri, venerdì 13 Dicembre 2002, col Mibtel a 17664 ed il Mib30 a 24108).

L'indice Mibtel aveva raggiunto il suo massimo storico nel Marzo del 2000 (a quota 35000 circa). Da allora l'indice ha seguito un andamento frastagliato tendenzialmente negativo, che nell'Ottobre del 2002 lo ha portato intorno a quota 16000, cioè meno della metà del suo valore massimo.

Nel Capitolo 21, pagina 103, il libro suddetto sostiene:
"... un ciclo molto potente nella Borsa italiana (anche se irregolare) è il ciclo stocastico a 4 anni: circa 2 anni di trend positivo e circa 2 anni di trend negativo. In pratica, dopo 2 anni di trend negativo, sappiamo che non può durare e che entro pochissimi mesi è lecito aspettarsi l'inizio di un nuovo trend positivo a lungo periodo..."

E poi a pagina 104:
"... la regola dei 4 anni non va presa per oro colato (non c'è un ritmo esatto di 2 anni tra un massimo e un minimo), ma va sfruttata in modo elastico, nel modo detto sopra (cioè quando un trend persiste per 2 anni o poco più, è lecito aspettarsi una sua inversione e possiamo prepararci all'evenienza). Un metodo più preciso e valido per sfruttare il ciclo a 4 anni sarà esposto alla fine del Capitolo 23".

Il Capitolo 23 descrive in dettaglio un indicatore statistico piuttosto semplice, il crossover 7-394. Negli ultimi decenni questo indicatore ha sempre riportato con buona fedeltà l'inversione del trend di lungo periodo, anche se con alcuni mesi di ritardo (ma tale ritardo risulta comunque tollerabile se confrontato con un periodo di due anni).

Nel grafico riportato sopra l'indicatore è riportato con una linea gialla, che attualmente è intorno a quota 22000 (e descresce molto lentamente). L'indicatore quindi risulta ancora negativo e resterà tale fino a quando l'indice Mibtel rimarrà sotto quota 21000-22000. Ma è possibile che tale livello sia raggiunto entro un paio di mesi. Perché?

Nel Capitolo 14, pagina 67, il libro sostiene che la tendenza "stagionale" della Borsa tra metà dicembre e fine gennaio è quasi sempre positiva: si hanno rare eccezioni solo quando il trend generale di lungo periodo è fortemente negativo. Ebbene, se tale trend sta invertendo, dovremmo attenderci un forte rialzo in gennaio, con possibile inversione del crossover 7-394 (ma più probabilmente tale inversione avverrà più tardi, nei mesi successivi).

Ringrazio tutti i lettori per l'attenzione.

14 Dicembre 2002
Fabrizio Coppola

P.S. Due ultime considerazioni, una "psicologica" ed una "filosofica":

1) Durante una riunione del 20 Ottobre 2001 a Desenzano del Garda, organizzato dall'ing.Migliorino e dalla Casa Editrice Borsari, io espressi il mio scetticismo sulla imminente ripartenza di un trend positivo, che invece molti presenti si auspicavano e attendevano con fiducia.
Questo testimonia che io non sono un "rialzista", cioè una persona che vede sempre ottimismo in Borsa. Tuttavia adesso (Dicembre 2002) vi sono i presupposti per l'inizio di un nuovo trend positivo.

2) Questa previsione è stata effettuata sulla base di osservazioni puramente statistiche. Qualcuno potrebbe obiettare che in realtà l'andamento della borsa è determinato dagli eventi politici e socio-economici, per cui il mio atteggiamento è semplicistico e infondato. Il libro suddetto però propone una visione diversa: in realtà esistono dei cicli generali che deprimono o esaltano le attività socio-economiche, che sono solo conseguenza di tale attività ciclica.

Note sull'autore.
Fabrizio Coppola è nato nel 1963 e si è laureato in Fisica all'Università di Pisa nel 1988. Ha collaborato con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa (San Piero a Grado) alla progettazione di un supercomputer finalizzato a calcoli di Fisica Teorica. Dal 1993 si occupa di Econophysics (o Econofisica), che studia il comportamento dei mercati finanziari con gli strumenti matematici propri della Fisica moderna. Da anni si interessa delle connessioni tra Fisica contemporanea e Filosofia orientale. E' autore anche dei libri "Ipotesi sulla Realtà" (1991) ed "Il segreto dell'universo" (2002).


Dalla quarta di copertina:

Negli ultimi anni diversi matematici e scienziati hanno iniziato a studiare il comportamento della Borsa e ad esaminare la possibilità di prevedere l'andamento dei mercati. Così è nata una nuova disciplina, l'econophysics o econofisica.

Questo libro intende esporre in maniera semplice i principali risultati emersi da tali studi, soffermandosi in particolare sull'affascinante teoria dei frattali.

Le sofisticate analisi condotte dai matematici e dagli scienziati hanno verificato che esiste una tendenza dei mercati a persistere in movimenti al rialzo o al ribasso per periodi prolungati, confermando così l'esistenza dei "trend" studiati dalla cosiddetta "analisi tecnica".

Il libro espone alcuni semplici strumenti matematici per poter prevedere o seguire i diversi cicli di Borsa e trarre profitto dalla tendenza dei mercati a persistere in movimenti con direzione definita, al rialzo o al ribasso, e dalla loro alternanza periodica.

Sembra che si stia così avverando la profezia di Majorana, il grande fisico degli anni '30, che intravide una base comune alla fisica d'avanguardia e a diverse scienze sociali, come l'economia.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DA PARTE DELL'EDITORE: www.borsari.it

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