Ipotesi sulla Realtà
Quarta di copertina
- Anche la mente dell'uomo, appartenendo alla realtà, dev'essere in qualche modo correlata alla fisica fondamentale, e quindi al campo unificato. Ma finora ogni studio in tal senso è stato condizionato dall'oggettivazione su cui si basano la scienza e la mentalità occidentale, e che trascura l'importanza cruciale della consapevolezza dell'uomo. - Il testo propone l'ipotesi che la consapevolezza sia una caratteristica direttamente derivata dal campo unificato, ed assuma pertanto un'importanza essenziale nella realtà naturale. Se così fosse, il ruolo dell'uomo nell'universo e le sue potenzialità verrebbero enormemente rivalutati. - L'ipotesi può apparire audace e insolita, ma solo perché nella consueta immagine impersonale della realtà, dovuta all'oggettivazione, l'uomo cosciente sembra più un intruso che una espressione naturale dell'universo.
- L'argomento è trattato con cautela, attraverso un'analisi attenta e completa
dei suoi diversi aspetti: fisico, biologico, psicologico, filosofico, e perfino
religioso. Vengono esaminate le convinzioni dei maggiori fisici del secolo,
tra cui Einstein, Bohr, Heisenberg, Schrödinger, e concezioni di altri scienziati,
tra cui Jung, Bohm, Capra, e soprattutto Maharishi, fisico e maestro indiano
noto per le sue conoscenze (di grande valore pratico) sulla coscienza.
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